domenica 8 gennaio 2012

L'APPARATO RESPIRATORIO

Il sistema di organi specializzati nell'assunzione di ossigeno dall’aria forma l’apparato respiratorio. Attraverso la funzione respiratoria viene anche eliminata l’anidride carbonica, molecola di scarto del processo respiratorio cellulare. 


L’aria contenente l’ossigeno, entra nel nostro organismo attraverso le narici, aperture che danno accesso alle cavità nasali. Il tessuto che riveste le pareti di questi condotti è tappezzato di ciglia vibratili e produce muco, con la funzione di trattenere e spingere verso l’esterno impurità di diversa natura; è ricco di capillari sanguigni che riscaldano l’aria in ingresso. Presenta infine diverse cellule olfattive che, sensibili agli odori, possono rilevare la presenza nell’aria respirata di eventuali sostanze nocive.
 
 Superata la faringe posta nel retrobocca, l’aria prosegue il suo percorso in una serie di tubi costituiti da tessuto cartilagineo, il primo dei quali è la laringe. In questo tratto si trovano le corde vocali, pieghe della mucosa che tappezza la parete interna dell’organo; esse sono i primi e i principali organi della fonazione, infatti vibrano al passaggio dell’aria emessa dai polmoni producendo suoni.
Nella trachea l’aria si viene a trovare in un tubo costituito da anelli di cartilagine sovrapposti, interrotti nella parte posteriore per permettere la dilatazione dell’esofago durante la discesa del bolo alimentare. L’epitelio interno che riveste completamente la laringe e la trachea è ancora tappezzato di ciglia vibratili che continuano l’azione di pulizia.
Alla base inferiore della trachea si dipartono due tubi, i bronchi, che convogliano l’aria verso i due polmoni. A loro volta i bronchi si suddividono più volte in tubicini di diametro sempre più ridotto, i bronchioli, che si ramificano all’interno dei polmoni formando una struttura detta albero bronchiale.
Infine l’aria giunge ai polmoni, due organi collocati interamente alla gabbia toracica. Essi sono costituiti da un numero elevatissimo di sacchetti di minuscole dimensioni, fittamente circondati da capillari sanguigni, chiamati alveoli polmonari. Essi rappresentano le unità funzionali dei polmoni e sono riuniti a centinaia e migliaia a formare dei grappoli, detti acini polmonari, che ricevono dai bronchioli l’aria proveniente dalle vie respiratorie superiori. 
 
Sotto ai polmoni si trova il diaframma, un muscolo piatto con una curvatura verso l’alto. Quando si contrae, attenua la sua curvatura aumentando il volume disponibile per i polmoni; in conseguenza di ciò diminuisce la pressione interna che richiama aria dall’esterno: è il momento dell’inspirazione. Quando si rilascia, si inarca verso l’alto e comprime i polmoni, aumentando la pressione interna con conseguente espulsione di parte dell’aria contenuta: è il momento dell’espirazione.
Anche la gabbia toracica contribuisce a variare il volume polmonare; le costole infatti sono attaccate anteriormente allo sterno con tessuto cartilagineo elastico che consente un certo ampliamento della struttura ossea altrimenti rigida.

1 commento:

  1. molto bene, ora basta fare qualche piccola modifica ai post, ma i contenuti e la grafica è buona

    RispondiElimina