martedì 6 marzo 2012

CHARLES ROBERT DARWIN

Charles Darwin è nato il 12 febbraio del 1809 a Shrewsbury ed è morto il 19 aprile del 1882 a Londra, attuamente è sepolto a Londra nell'abbazia di Westminster.



GLI STUDI
Darwin fa parte di un'agiata famiglia borghese e viene avviato agli studi di medicina in modo che possa seguire la stessa carriera del padre e del nonno Erasmus, il quale alternando l'esercizio della professione medica alla passione per gli studi naturalistici, scrisse alcune opere, tra cui “Zoonomia”, in cui alcune argomentazioni presentavano punti di contatto con le teorie che più tardi verranno elaborate da Lamarck e che Charles ricorderà di avere letto con grande ammirazione. Abbandonati gli studi di medicina verso i quali provava scarso interesse Darwin intraprende sotto la pressione di un'antipatica forzatura familiare la carriera ecclesiastica, ai suoi occhi ancora peggio di quell medica. L'intelligente giovane covava un acceso amore per le scienze naturali e così, quando si presentò l'occasione di prendere parte in qualità di naturalista di bordo ad un viaggio sul brigantino "Beagle", si imbarcò di corsa pur contro il volere paterno. Mai ribellione ai divieti familiari si rivelò più proficua. L'esperienza del "Beagle" si rivelò fondamentale per la maturazione scientifica di Darwin. Il 27 dicembre 1831 Darwin salpa per una lunga crociera nell'emisfero australe che durerà ben cinque anni durante i quali vengono esplorate soprattutto le coste sudamericane. Darwin raccoglie moltissimo materiale e analizza i fossili presenti negli strati geologici arrivando, in forza della sola osservazione coniugata ad una logica ferrea alle famose conclusioni che conosciamo. Rientrato in Inghilterra il 2 ottobre 1836, decide di sistemare la sua vita familiare. Si sposa e si stabilisce in campagna, a Down, da dove non si muoveva più sino alla sua morte.

TEORIA DELL'EVOLUZIONE
Nessuno meglio di Darwin potrebbe incarnare il prototipo dello studioso che, con la ragione e l'osservazione, è capace di deviare il corso della storia delle idee, di influenzare l'intero andamento della scienza. Tutti sanno che la sua teoria sull'evoluzione è divenuta fondamentale per capire le origini e la varietà degli esseri viventi che conosciamo oggi e che tale teoria non è ancora pacificamente accettata; è anzi tuttora frutto di accese discussioni o di netti rifiuti, come in certe frange dell'Occidente più integralista e legato alla tradizione. Il concetto di evoluzione non va d'accordo con quello di creazione, così come con quello di un principio ordinatore ben definito, per lasciare spazio al caso e all'imprevisto, alla selezione naturale basata sull'ambiente. Più che normale dunque che la rivoluzione darwiniana si sia scontrata con certezze millenarie e con visioni del mondo e della storia acquisite. Nel 1859 pubblicò il suo capolavoro "L'origine delle specie" che, se da una parte suscitò scandalo e feroci opposizioni soprattutto negli ambienti religiosi, tra gli scienziati trovò in breve una vasta accoglienza. Il libro era accompagnato da una notevole mole di prove e osservazioni che ne confortavano le tesi e che erano difficilmente smentibili a lume di ragione. Le omologie strutturali studiate dall'anatomia comparata diventavano la prova di progenitori comuni a tutte le specie, il che fece sì che il classico "finalismo" della religione venisse rovesciato e reinterpretato attraverso spiegazioni naturali che non dovevano ricorrere all'intervento divino. Successivamente i risultati della biochimica hanno corroborato le teorie del genio inglese, cambiando per sempre il volto della vita che osserviamo sul pianeta Terra.

IL VIAGGIO DEL BEAGLE
Il Beagle su cui Charles Darwin viaggiò era un brigantino della regia marina militare inglese. Il suo viaggio d'esplorazione durò cinque anni, salpando da Devonport il 27 dicembre 1831. Darwin, allora ventiduenne, riuscì a prender parte alla spedizione, sicuro che questa fosse l'occasione della sua vita. Passò dagli studi universitari a una dimensione del tutto nuova, di ricerca vera e propria, destinata a cambiare radicalmente il corso della sua vita. Tenne cura di prendere nota di osservazioni ed esperienze compiute durante il viaggio in un diario, compiendo riflessioni che furono alla base dei successivi lavori che scrisse al suo rientro in Inghilterra.

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